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Spesso la locazione è conclusa con una semplice scrittura privata, che viene registrata dalle parti, dal loro professionista di fiducia o dall'agenzia immobiliare.
Il contratto è valido ma ha un grande punto debole e non tutela adeguatamente il proprietario.
Infatti, prima di iniziare lo sfratto dell'affittuario moroso, il proprietario deve:
1) intimare lo sfratto;
2) chiederne al Tribunale la convalida;
3) affrontare il relativo giudizio che, ove l'affittuario svolga difese per le quali il Giudice ritenga opportuno un approfondimento, potrebbe durare fino a 4 anni.
Ottenuto il provvedimento favorevole, bisogna munirsi della copia esecutiva secondo i tempi della Cancelleria.
Solo a questo punto, spesso dopo anni di cause ed incontri dilatori, lo sfratto può iniziare.
Cosa cambia con la locazione notarile?
L'atto notarile è registrato direttamente dal notaio (non dalle parti) ed è al tempo stesso titolo esecutivo:
1) per il pagamento delle mensilità arretrate;
2) per il rilascio dei beni immobili.
Se l'affittuario non paga, il proprietario, con la copia esecutiva del notaio, può, senza passare dal giudice
Il tutto con grande risparmio di tempo e denaro.